Sperimentazione rifiuti nel cementificio
L'utilizzo dei rifiuti come combustibili nel cementificio di Tavernola è un problema che, a fasi alterne, si fa avanti ormai almeno da vent'anni. La localizzazione del cementificio, l'inadeguatezza di una struttura ormai obsoleta, la pericolosità oggettiva dell'utilizzo di questi combustibili dimostrata da diversi studiosi, l'idea di diventare il paese lacustre con un "inceneritore" mascherato da cementificio con il conseguente deprezzamento immobiliare delle nostre case e l'impossibilità di vedere uno sviluppo turistico anche in prospettiva sono alcune delle cause che hanno determinato una netta contrarietà da parte della comunità locale a questa pratica ufficializzata attraverso una consultazione popolare svoltasi nel giugno 2007 con la quale l'81% dei tavernolesi ha espresso il proprio NO ALLA SPERIMENTAZIONE DEI RIFIUTI.
E stato fondamentale, prima della consultazione popolare di giugno 2007 una serrata informazione a tappeto avvenuta sul territorio riguardo all'utilizzo dei rifiuti nei cementifici ed in particolare riguardo alla situazione del cementificio di Tavernola. Dopo l'entrata in vigore dell'Autorizzazione Integrata Ambientale avvenuta ad agosto 2005, si sono tenute infatti ben 7 assemblee pubbliche organizzate sia dal Comune che da altre parti politiche e sociali ed una fitta informazione attraverso i volantini distribuiti porta a porta da parte delle forze politiche locali.
Tavernola Democratica, in particolare, ha organizzato ben due assemblee pubbliche, una nel 2006 (ne è visibile un breve stralcio) e una nel 2007, nelle quali si è analizzata l'Autorizzazione Integrata Ambientale alla presenza di due esperti in materia e alla presenza del già onorevole Ezio Locatelli.
All'apertura del procedimento amministrativo di rinnovo A.I.A. al cementificio, presso la Provincia di Bergamo, avvenuta a marzo 2010, Tavernola Democratica ha concretizzato molte iniziative per cercare di giungere ad un'A.I.A. che non autorizzi l'utilizzo di rifiuti nel cementificio:
- ha chiesto, ottenuto e partecipato (purtroppo solo parzialmente e come uditore, perchè l'autorizzazione è stata in questi termini) alle Conferenze dei Servizi che in Provincia hanno dibattuto l'argomento;
- ha presentato osservazioni;
- ha promosso e ottenuto un ordine del giorno di tutto il Consiglio Provinciale (all'unanimità) di necessità di rispetto della volontà locale del territorio rispetto a questo problema;
- ha organizzato un sit-in di una delegazione di cittadini a Bergamo che facesse conoscere fuori dal circondario lacustre la problematica e sostenesse chi nel Palazzo era per il NO ai rifiuti;
- ha organizzato il 30.08.2011 una assemblea pubblica con quattro consiglieri provinciali, di cui tre capigruppo per spiegare la decisione che avrebbe avuto luogo il 2 settembre in Provincia.
A seguito dell'assemblea pubblica di fine agosto il Consigliere regionale Mario Barboni (PD) la cui inaspettata partecipazione aveva fatto molto piacere sia agli organizzatori che alla cittadinanza, ha proposto un Ordine del Giorno (n. 538) approvato all'unanimità dal Consiglio regionale in data 21.12.2011 di rispetto della volontà degli enti locali già espressa contro il co-incenerimento dei rifiuti nel cementificio tavernolese.
Tavernola Democratica, dalla nascita dell'Autorizzazione Integrata Ambientale fino ad oggi ha sempre manifestato e sostenuto la propria CONTRARIETA' ALLA SPERIMENTAZIONE DEI RIFIUTI NEL CEMENTIFICIO DI TAVERNOLA BERGAMASCA, e sta seguendo con grande attenzione, anche in questi mesi, l'evoluzione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale medesima e organizzerà altre iniziative, ora che la questione è a Roma!