Turismo a Tavernola
Abbiamo identificato nella zona di Gallinarga lo spazio per un intervento di fruibilità del lago attraverso la sensibilizzazione a livello provinciale circa la necessità di deviare più all'interno il tracciato stradale, anche in galleria, allo scopo di consentire la valorizzazione dell'antico borgo ed accompagnarne l'accesso a lago con spiazzi per prendere il sole e zona pic.nic.
Intendiamo inoltre valorizzare le iniziative di recettività turistica e incentivare la visita agli scorci naturali ed artistici del nostro territorio di particolare pregio.
Intendiamo inoltre valorizzare le iniziative di recettività turistica e incentivare la visita agli scorci naturali ed artistici del nostro territorio di particolare pregio.
TAVERNOLA BERGAMaSCA
Il toponimo dovrebbe derivare dal latino "tabernula" (piccolo riparo, piccola bottega o osteria); infatti sono numerose le tracce della conquista romana negli immediati dintorni (Predore, Castro, Rogno e nella Valle Camonica).
Nel 1300 Tavernola era un borgo fortificato come testimoniano la superstite Torre dei Fenaroli ed i resti di mura merlate che cingevano praticamente quasi tutto l’abitato e nel 1370 era luogo di villeggiatura prescelto dal principe Bernabò Visconti.
Oggi si presenta come un paese più piccolo, dopo l’avvallamento del 1906, tranquillo, costituito da più frazioni ognuna con la sua storia diversa a partire dalla struttura del suo abitato, dal materiale con cui si è costruito, dai luoghi di culto che sono sparsi nelle diverse frazioni e che costituiscono i più pregiati monumenti del paese.
Nel nucleo centrale notevole è la chiesa parrocchiale con un ricco coro ligneo opera di Giovanni Antonio Sanz (1704-1787) e con l’altare del rosario attribuito ad Andrea Fantoni; sempre nel centro si possono ancora ammirare frammenti di mura e resti del castello con ele-menti difensivi ancora molto evidenti. Poco distante, vicino al cimitero, in una splendida posizione sopraelevata, si può ammirare la Pieve di S. Pietro che contiene pregevoli affreschi tra cui una famosissi-ma"Madonna con Bambino e santi" realizzata in giovane età dal pittore Giulio da Romano, conosciuto come Romanino.Nella frazione Gallinarga, che molto probabilmente è l’insediamento più antico, si possono ammirare i resti della piccola chiesa di S. Giorgio del sec. XI e dell’affresco del santo.
In località Cambianica sorge l’ex chiesa di S. Michele risalente al XI secolo, con l’abside semicircolare di pregevole fattura. Al suo interno sono stati restaurati di recente affreschi di grande bellezza.
Oltre la verde frazione di Bianica si può ammirare il Santuario della Madonna di Corti-nica con i suoi ben conservati affreschi e le stazioni della Via crucis che ornano lo scalone di accesso al luogo sacro.
Altri luoghi di culto sono diffusi nel territorio con piccole chiese, edicole e santelle dedicate alla venerazione dei santi la cui devozione era ed è diffusa anche nei paesi circostanti. Merita un particolare cenno l’ex chiesetta Cacciamatta per i grandi riquadri con le suggestive scene della Via Crucis dipinte nel 1937 da pittore ignoto. Le figure vengono evidenziate con colori tenui e a volte delicati nelle prime scene per poi diventare più marcati man mano che procede la triste vicenda della salita al Calvario. Il panneggio è l’elemento che dà movimento ai personaggi evitando scene statiche. Tutta la scenografia concorre a coinvolgere l’attento visitatore nel mistero della Passione di Cristo.
Nel 1300 Tavernola era un borgo fortificato come testimoniano la superstite Torre dei Fenaroli ed i resti di mura merlate che cingevano praticamente quasi tutto l’abitato e nel 1370 era luogo di villeggiatura prescelto dal principe Bernabò Visconti.
Oggi si presenta come un paese più piccolo, dopo l’avvallamento del 1906, tranquillo, costituito da più frazioni ognuna con la sua storia diversa a partire dalla struttura del suo abitato, dal materiale con cui si è costruito, dai luoghi di culto che sono sparsi nelle diverse frazioni e che costituiscono i più pregiati monumenti del paese.
Nel nucleo centrale notevole è la chiesa parrocchiale con un ricco coro ligneo opera di Giovanni Antonio Sanz (1704-1787) e con l’altare del rosario attribuito ad Andrea Fantoni; sempre nel centro si possono ancora ammirare frammenti di mura e resti del castello con ele-menti difensivi ancora molto evidenti. Poco distante, vicino al cimitero, in una splendida posizione sopraelevata, si può ammirare la Pieve di S. Pietro che contiene pregevoli affreschi tra cui una famosissi-ma"Madonna con Bambino e santi" realizzata in giovane età dal pittore Giulio da Romano, conosciuto come Romanino.Nella frazione Gallinarga, che molto probabilmente è l’insediamento più antico, si possono ammirare i resti della piccola chiesa di S. Giorgio del sec. XI e dell’affresco del santo.
In località Cambianica sorge l’ex chiesa di S. Michele risalente al XI secolo, con l’abside semicircolare di pregevole fattura. Al suo interno sono stati restaurati di recente affreschi di grande bellezza.
Oltre la verde frazione di Bianica si può ammirare il Santuario della Madonna di Corti-nica con i suoi ben conservati affreschi e le stazioni della Via crucis che ornano lo scalone di accesso al luogo sacro.
Altri luoghi di culto sono diffusi nel territorio con piccole chiese, edicole e santelle dedicate alla venerazione dei santi la cui devozione era ed è diffusa anche nei paesi circostanti. Merita un particolare cenno l’ex chiesetta Cacciamatta per i grandi riquadri con le suggestive scene della Via Crucis dipinte nel 1937 da pittore ignoto. Le figure vengono evidenziate con colori tenui e a volte delicati nelle prime scene per poi diventare più marcati man mano che procede la triste vicenda della salita al Calvario. Il panneggio è l’elemento che dà movimento ai personaggi evitando scene statiche. Tutta la scenografia concorre a coinvolgere l’attento visitatore nel mistero della Passione di Cristo.